" L' Uomo deve prima scendere profondamente nella polarità del mondo materiale, nella
corporeità, nella malattia, nel peccato e nella colpa,
per trovare nella più profonda notte dell'anima e nella più cupa disperazione
quella luce di comprensione che gli consente di riconoscere nella propria via di dolore e sofferenza
un gioco significativo che l'ha aiutato a ritrovarsi là dove è sempre stato:
nell' Unità "
(tratto da "Malattia e destino")
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