meiandmyself

meiandmyself
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" LA MENTE E' COME UN PARACADUTE:

FUNZIONA SOLO SE SI APRE "


A. EINSTEIN

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martedì 29 settembre 2009

E' donandoSI che si riceve

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! GIFT2GIFT !







Ora so cosa significa trovare senza cercare




jack: vieni, vieni con me!

rose: aspetta, non sono capace!

jack: dobbiamo avvicinarci un pò di più!

rose: ma non conosco i passi!

jack: neanche io.

segui il ritmo.

e non pensare!








A NOI
che non abbiamo mai smesso di sognare



Sono il lampo che illumina lo scuro cielo
Sono il ghiaccio che si scioglie sull'alto pendio
Sono l'acqua che muove verso valle
Sono il ruscello che bagna il campo arso dal sole
Sono il seme portato dal vento
Sono il pane che cuoce nel fuoco
Sono in un soffio di vita, nel bagliore di una piccola lucciola
Sono luce e vento, terra e sangue, acqua e pietra, neve e sabbia
Sono un piccolo uomo che corre danzando la magia della foresta


(di MOWGLY DelleForestarcane)



giovedì 24 settembre 2009

FratelliOrfani



Giocano in mezzo alle loro risa cristalline di cascate d’oro inaccessibili ai più
a suon di zampate e morsi sinuosamente laceranti e teneramente struggenti insieme
e poi specchiandosi tristi e fieri nell’altro si leccano a turno le ferite con le loro rapide lingue calde di lava purificatrice
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Nelle flautate notti di plenilunio li vedi danzare con ampie e leggere falcate su per le colline e
oltre
fino al fiume di stellelucciole d’argento
e lì accucciarsi fianco a fianco e d’improvviso gettare la testa all’indietro per intonare all’unisono la personale consacrazione alla Dea e a quel Tutto Cosmico che è poi un tutt’Uno dentro sé stessi
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Dormono arruffati uno raggomitolato sull’altro
scaldandosi coi loro piccoli corpi soffici e palpitanti di puro cuore vellutato e impavido
la cui aurea si irradia tutt’intorno come fluida sfera luminescente senza confini

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Un solo intenso respiro, un solo battito armonioso suddiviso in due anime nude
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Il CerchiEterno li racchiude, include e trascende
raccontando di loro a Sé stessi
e a Sé medesimo
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Nella segreta tana che è il loro palloncino rosso si trovano labirintici simboli incisi nella roccia ancestrale: un pesce, una spirale, delle ali, una scimmia, un mistero ed una risposta.
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La luce dolce e soffusa che illumina soave i loro stanchi corpi battaglieri confusi e distinti in un Abbraccio da otto rovesciato
svela e rivela il loro Angelo comune che veglia su di loro e li protegge
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Non esiste un perché, nessuno lo conosce realmente
resta e perdura la qualità del come sì fragile e potente che connota la difference con portentose pennellate verdi e viola
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Sono “soltanto” due cuccioli - dal manto ispido all’apparenza magari -
eppure, chi oserebbe mai negare l’innata sacralità magica di Bambini in quanto assolute creature di Luce;
chi oserebbe tanto?




mercoledì 23 settembre 2009

Il ns Angelo







" Il nostro caro angelo si ciba di radici

e poi lui dorme nei cespugli sotto gli alberi

ma schiavo non sarà mai "






e se davvero tu vuoi vivere una vita luminosa e più fragrante
cancella col coraggio quella supplica dagli occhi
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troppo spesso la saggezza è solamente la prudenza più stagnante
e quasi sempre dietro la collina è il sole!

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ma parché tu non ti vuoi azzurra e lucente?!
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ma perchè tu non vuoi spaziare con me volando intorno a una tradizione
come un colombo intorno ad un pallone frenando e con un colpo di becco ben aggiustato forarlo
e lui giù, giù, giù...
e noi ancora ancor più sù
planando sopra boschi di braccia tese
un sorriso che non ha nè più un volto nè più un'età
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e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini
ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini
e più in alto, e più in là se chiudi gli occhi un istante ora figli dell'immensità...
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se segui la mia mente, se segui la mia mente
abbandoni facilmente le antiche gelosie
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ma non ti accorgi che è solo la paura
che inquina e uccide i sentimenti
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le anime non hanno sesso
nei sogni

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no non temere, tu non sarai preda dei venti
ma perchè non mi dai la tua mano
perchè potremmo correre sulla collina
e fra i ciliegi veder la mattina...è giorno!
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dando un calcio ad un sasso, residuo d'inferno farlo rotolar giù, giù, giù
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e poi ancora ancor più sù
planando sopra boschi di braccia tese
un sorriso che non ha nè più un volto nè più un'età
e respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini
ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini
e più in alto
e più in là
ora figli dell' immensità...

(Lucio Battisti)