meiandmyself

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" LA MENTE E' COME UN PARACADUTE:

FUNZIONA SOLO SE SI APRE "


A. EINSTEIN

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mercoledì 17 dicembre 2008

VADEMECUM



vietato dimenticare:



Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domende sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.


(l'assoluto Pablo Neruda)


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Può un lupo vivere senza quella passione negli occhi? Quella passione che non muore mai...che ti aggroviglia e ti fa preda di grinfie celate dalla foschia...ma il bello...è lasciarsi quelle trappole alle spalle...nessuno può seguirli o catturarli...troppo scaltri forse...o troppo lontani.

Anonimo ha detto...

a parte neruda che mi ha formato anni fa e che è spietato in ogni parola (e la sente la parola che sta scrivendo, questo è il fatto)
guardo su fondo nero (pelle di lupo nero) la bambina che non lascia mai la bussola, e se non la tiene nelle mani l'intento non la molla, intento sicuro di guardare la verità. Prima ti pensavo con tanto affetto, e pensavo alla parola fiducia. Ho fiducia in te. e poi ho aperto il post di Irene della tribù e ho trovato la parola fiducia come una corona nel suo primo post del blog tutto suo. mi addormento bene, ora.

Anonimo ha detto...

E tu Cri da quanto non viaggi?
Ci starebbe bene no cambiare aria e respirarne un po' di quella sana, multiculturale, cosmopolita no?
E' il mio augurio per il 2009!
THE RAVEN